La crescente diffusione delle terapie manuali in ambito veterinario – dalla mobilizzazione articolare alla manipolazione spinale – apre scenari affascinanti per chi si occupa di salute animale e di medicina integrata.
Lo studio A Systematic Review of Musculoskeletal Mobilization and Manipulation Techniques Used in Veterinary Medicine ha analizzato 14 studi (13 su cavalli e 1 su cani) riguardanti l'efficacia delle tecniche di mobilizzazione e manipolazione muscoloscheletrica nel trattamento di dolore, rigidità e ipertonicità muscolare.
L’evidenza raccolta mostra in generale effetti positivi, ma con una qualità scientifica variabile e la necessità di maggiore standardizzazione nei protocolli.
In sintesi, i disturbi muscoloscheletrici – in particolare il dolore a collo e schiena – sono comuni negli animali. Sebbene esistano approcci farmacologici e chirurgici, la gestione conservativa resta la più diffusa, e comprende tecniche manuali impiegate da fisioterapisti, osteopati e chiropratici.
Tuttavia, come emerge dall’abstract, nonostante l’ampio uso clinico, vi è ancora un numero limitato di studi che documentano in modo rigoroso indicazioni, dosaggi e parametri di efficacia.
Il dato interessante? Le tecniche manipolative, soprattutto ad alta velocità e bassa ampiezza (HVLA), sembrano influire positivamente sul dolore, la rigidità e la funzione muscolare, con risultati in alcuni casi paragonabili a quelli della terapia farmacologica. I cani, tuttavia, restano una popolazione ancora poco indagata, nonostante l'alta incidenza di problematiche ortopediche.
Questo ci pone di fronte a una domanda cruciale: è tempo di includere con maggiore sistematicità la valutazione manuale e il trattamento manipolativo nella pratica clinica veterinaria? E ancora: come possiamo contribuire alla creazione di protocolli standardizzati e scientificamente validati che supportino l’uso di queste tecniche in ambito clinico?
Nel frattempo, l’osteopatia veterinaria si conferma una disciplina con grandi potenzialità, capace di integrare conoscenze biomeccaniche, sensibilità palpatoria e approccio funzionale al servizio del benessere animale.
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